Di anime affini e altre amenità

Ogni tanto mi capita di creare album per persone che non conosco. Sembra incredibile, ma con certe anime affini si crea un collegamento che diresti impossibile visto che non ci si vede e mai ci si vedrà. 

A quel punto creare il loro album diventa un viaggio nella loro vita, e quando il corriere passa per ritirarlo è come se partisse un amico...

Ecco, così mi ha lasciata questo album. Con la sensazione di aver passato un breve istante, ormai passato alla storia, ai ricordi, con due persone che "mannaggia se fossimo più vicini lo so che saremmo amici". Non mi capita spesso di pensarlo, e la sorte mi è talmente favorevole che la maggior parte degli spiriti affini abitano a 200 km di distanza. Ma forse è meglio così. Mi aiuta a non dare per scontato, a mettermi lì e dire "a questa persona tengo, ora mi mobilito". 

La distanza costringe a passare al setaccio, e quando si ha famiglia o si screma o si impazzisce dietro le mille chiamate e messaggi al telefono (aggeggio che odio e il più delle volte è disperso per casa. I commenti "ma non rispondi mai al telefono?" "ma ci sei?" "sei sparita?" si sprecano, e l'unica che può farli senza che io la sfanculi è mia nonna. Per tutti gli altri c'è il silenzio stampa, e dopo il terzo commento si passa al depennamento dalla rubrica). Piccolo sfogo!!! 

Ma voi come fate a sopportare che il telefono suoni nel bel mezzo di una creazione scrapposa, o di un cambio pannolino o del capitolo clou del libro, o dei banalissimi mestieri in casa? Basta ora mi fermo. Si nota poco che ho appena sfanculato qualcuno? ;-) Questo articolo era partito così bene, sentimentalone e romanticone come si meritava questo albumino che non scorderò mai... Ciao gente!! Alla prossima!!! Mel